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Strategie di “Sound Therapy” nella gestione del paziente con acufeni D. Cuda, A.R. De Caria, M. Monici, V. Mirarchi Introduzione L’ acufene , o  tinnitus  in lingua latina e inglese, è una sensazione sonora che può essere percepita come fischio, ronzio, sibilo e infinite altre definizioni, costante o intermittente, in una o in entrambe le orecchie o, più genericamente nella testa, nonostante non sia presente alcun tipo di suono che lo produca. È espressione sintomatologica di una condizione patologica che interessa uno o più punti del sistema uditivo. La classificazione clinica distingue l’acufene oggettivo/obiettivo da quello soggettivo: quello oggettivo/obiettivo, talvolta percepibile dallo specialista mediante tecniche di auscultazione, rappresenta una condizione rara e ha una genesi esterna all’apparato uditivo, riconducibile a una causa effettiva come le turbolenze vascolari, che possono essere il sintomo di malformazioni artero-venose (stenosi della carotide o del sis
SORDITÀ: ASPETTI CLINICI E RIABILITATIVI Domenico Cuda, Antonio R. De Caria, Matilde Monici* Unità Operativa di Otorinolaringoiatria, Ospedale “G. da Saliceto” - Piacenza *Struttura Complessa di Otorinolaringoiatria, Ospedale “Carlo Poma” - Mantova La capacità di comunicare e di socializzare del genere umano è strettamente dipendente dall’abilità uditiva. Infatti non vi è la possibilità di comunicare tra persone che non riescono a capire il messaggio in arrivo. Ne risulta che una diminuzione dell’udito, detta anche ipoacusia o sordità, determina delle difficoltà di comunicazione con conseguenti alterazioni delle relazioni sociali, delle attività lavorative, discomfort psicologico e modificazioni delle normali attività quotidiane, che possono condurre a comportamenti e attitudini insidiosi e pericolosi per la qualità della vita della persona. Infatti, legato all’ambiente e da esso dipendente, l’uomo si trova, come tutto ciò che vive, inondato da stimoli che lo attivano e
Capogiri e vertigine: valutazione, diagnosi differenziale e gestione Antonio R. De Caria 1 - Matilde Monici 2 1 Unità Operativa di Otorinolaringoiatria, Ospedale “G. da Saliceto” – Piacenza 2 Struttura Complessa di Otorinolaringoiatria, Ospedale “C. Poma” - Mantova I capogiri e le vertigini sono dei sintomi frequenti che, spesso, i pazienti tendono a confondere o a riferire in modo impreciso. Entrambi i termini sono stati tradizionalmente inclusi, sulla base della storia clinica del paziente, in quattro categorie: vertigine, presincope, squilibrio e sensazione di testa vuota; questa distinzione si è dimostrata avere una limitata utilità clinica. I capogiri, spesso, non sono delle vere e proprie vertigini nel senso più clinico del termine, ma una generica sensazione di instabilità non associata a fenomeni neurovegetativi (sudorazione, nausea, vomito). La vera vertigine può essere suddivisa in base alle caratteristiche del sintomo in: oggettiva, soggettiva e altre turbe dell