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Visualizzazione dei post da 2017

TERAPIA DELL'ACUFENE

MODALITÀ DI INTERVENTO PSICOLOGICO I N  A N E S T E S I A  E  R I A N I M A Z I O N E EXPOSANITÀ 2008 Bologna, 30 maggio 2008 (SINTESI DELL'INTERVENTO E DELL'ARTICOLO) COUNSELLING E IPNOSI NEL TRATTAMENTO DELL’ACUFENE INVALIDANTE Antonio R. De Caria Unità Operativa di Otorinolaringoiatria, Centro per lo Studio e la Cura degli Acufeni Ospedale “ G. da Saliceto ”, Piacenza Generalità L’acufene o “tinnitus” è un sintomo definito come una sensazione di suono percepito in uno o entrambe le orecchie o all’interno della testa, non sostenuto da sorgenti sonore esterne e causato da attività proprie dell’apparato acustico o da alterazione dei meccanismi di elaborazione sensoriale. Colpisce mediamente il 10% della popolazione adulta, con uguale rapporto uomini/donne ed è raro nei bambini. Gli acufeni possono essere percepiti, in modo continuo o intermittente, come fischi, ronzii, fruscii o altri innumerevoli effetti acustici. Convenzionalmente vengono classifi

STILI DI VITA E UDITO

STILI DI VITA E UDITO Antonio De Caria Unità Operativa di Otorinolaringoiatria Centro per lo Studio e la Cura degli Acufeni Ospedale "G. da Saliceto" - Piacenza La riduzione della capacità uditiva è una delle più prevalenti condizioni croniche dopo ipertensione e artrite. In aumento a causa del progressivo invecchiamento della popolazione, comincia a interessare anche l‘età giovanile, a causa del frequente utilizzo di dispositivi per l’ascolto della musica in cuffia (mp3, smartphone, iphone), spesso ad alto volume. Il numero delle persone con problemi di udito è più che raddoppiato nel periodo 1995-2004 passando da 120 milioni a 275 milioni e arrivando, secondo l'Organizzazione mondiale della sanità (OMS), ai 400 milioni attuali. Oltre ai fattori genetici, al rumore, alle patologie infiammatorie, all’uso/abuso di farmaci ototossici completano il quadro dei fenomeni che fanno insorgere o aggravano il deficit uditivo, lo stile di vita e l’alimentazione. La d

FARMACI E UDITO

OTOTOSSICITÀ DA FARMACI ANTONIO DE CARIA - Studio Medico Auris - Mantova Alcuni medicamenti possono danneggiare la funzione uditiva e quasi sempre accompagnarsi a segni di sofferenza delle strutture vestibolari, per cui il termine di labirintopatie tossiche parrebbe più appropriato. EZIOPATOGENESI Diversi prodotti terapeutici di largo uso presentano ototossicità (chinino, salicilato di sodio, cisplatino, acido etacrinico, ecc.), ma i neuroepiteli dell’orecchio interno risultano compromessi soprattutto in corso di terapie con antibiotici aminoglicosidici (diidrostreptomicina, neomicina, kanamicina, gentamicina, streptomicina ecc.), antinfiammatori (acido acetilsalicilico) e alcuni diuretici (furosemide). Discorso a parte deve essere fatto per i farmaci antitumorali. Infatti i chemioterapici antitumorali derivati del platino (cisplatino, carpoblatino, oxaliplatino) possono causare ipoacusia neurosensoriale bilaterale, non reversibile, dose-dipendente.  Il rischio che pos

MAL D'ORECCHIO NEI BAMBINI

MAL D’ORECCHIO NEI BAMBINI: CHE COSA FARE E QUALI SONO I RIMEDI ANTONIO DE CARIA - Mantova Il mal d'orecchio - otalgia – è un sintomo frequente in età pediatrica. Le cause sono diverse e possono coinvolgere differenti parti dell’orecchio. Dal semplice “tappo di cerume” alle più importanti otiti o al dolore riflesso non strettamente legato all’orecchio, l’otalgia è un sintomo da non sottovalutare in quanto può essere espressione di una patologia che, se non trattata, può determinare danni permanenti all’udito. Il dolore può interessare solo l’orecchio o può irradiarsi alla regione circostante, alla mandibola, mascella o, più in generale, a tutto il lato della testa dell’orecchio interessato. Esordisce generalmente in modo brusco e improvviso con dei picchi di dolore acuto alternati a momenti di semplice fastidio ed è spesso accompagnato da febbre anche molto alta. Il bambino molto piccolo con otalgia, può manifestare improvvisi crisi di pianto inconsolabile e riduzione dell

MUSICOTERAPIA

MUSICOTERAPIA: I BENEFICI PER L’UDITO E PER LA PSICHE ANTONIO DE CARIA - Studio Medico Auris - Mantova L’utilizzo del suono e della musica come mezzo terapeutico ha origini antichissime che affondano le radici nella cultura e nella tradizione delle popolazioni primitive. Proprio tramite il suono, lo sciamano del villaggio era in grado di ripristinare lo stato di salute là dove la malattia era insorta. La catartica musicale propugnata dai Pitagorici (armonie delle sfere) e i riti dionisiaci delle melodie delle baccanti venivano praticati in tutta la Grecia e nelle sue colonie. In tempi più recenti, in alcune regioni del sud Italia, il suono che accompagnava i “tarantolati” era rilevatore e risolutore della malattia. La musica, la danza e i colori diventano pertanto dei simboli capaci di evocare, configurare, far defluire e risolvere i conflitti psichici dell'inconscio. Parlando di terapia musicale bisogna sfatare il luogo comune che l’ascolto di particolari suoni o musich

ATTENZIONE ALLA PULIZIA DELLE ORECCHIE

PULIZIA  DELLE ORECCHIE, ATTENZIONE AL FAI DA TE! DE CARIA ANTONIO  - Studio Medico Auris - Mantova Il condotto uditivo è un piccolo canale, facente parte dell'orecchio esterno, che mette in comunicazione il padiglione auricolare con l'orecchio medio, terminando a livello della membrana timpanica. Insieme al padiglione auricolare raccoglie le onde sonore e le convoglia verso il timpano. Nella prima porzione delle sue pareti, sono presenti dei peli e, subito dopo, delle ghiandole che producono il cerume, una sostanza con funzione protettiva e lubrificante. La particolare conformazione del condotto uditivo, che è inclinato in basso verso l’esterno, favorisce l’eliminazione spontanea del cerume. Normalmente, quindi, non c'è bisogno di manovre particolari per eliminare il cerume infatti, il lavaggio quotidiano con acqua e sapone è più che sufficiente. La pulizia del padiglione auricolare deve essere fatta tutti i giorni, con acqua e sapone non aggressivo, evitando di u

VERTIGINI E INSTABILITA'

VERTIGINI E INSTABILITA' ANTONIO DE CARIA  - Studio Medico Auris - Mantova L’apparato vestibolare si definisce come l’apparato della motilità riflessa involontaria e ha un ruolo essenziale nel mantenere la stazione eretta (in risposta all’accelerazione gravitaria) e nell’armonica esecuzione dei movimenti. Le turbe dell’equilibrio, per disfunzione dell’apparato vestibolare, in generale, possono manifestarsi con due modalità sintomatologiche: vertigine e disequilibrio. La vertigine si può definire come un turbamento della sensibilità spaziale che deriva da una erronea sensazione di movimento del corpo o dell’ambiente circostante. Il disequilibrio è caratterizzato dalla sensazione di oscillazione della stazione eretta o di instabilità/insicurezza nella marcia. Frequentemente i due sintomi possono coesistere o susseguirsi temporalmente. In rapporto alle caratteristiche del sintomo, la vertigine può essere suddivisa in: soggettiva , oggettiva e disturbi aspecifici del

IPERACUSIA

IPERACUSIA O IPERSENSIBILITÀ UDITIVA, L’INTOLLERANZA AL RUMORE ANTONIO DE CARIA  - Studio Medico Auris - Mantova Per iperacusia (comp. di iper- e del gr. ákoysis "audizione”) si intende un aumento aberrante della sensibilità uditiva, che molto spesso è associata alla percezione di suoni (acufeni). L’iperacusia è dovuta a una alterazione del sistema di elaborazione dei suoni a livello corticale, mentre l’orecchio, spesso, non risulta in alcun modo danneggiato. Le persone che lamentano iperacusia possono soffrire anche di fonofobia ovvero la paura a esporsi a suoni  particolari. Questa tendenza all’evitamento rivolta non solo alle possibili sorgenti di rumore ma anche verso le attività sociali, con conseguente isolamento e tendenza alla depressione, acquisisce tutte le caratteristiche di un problema medico su base psicologica. I fenomeni che avvengono sono dovuti, prevalentemente, al particolare tipo di connessioni che i circuiti acustici intrecciano con altre strutture del sis

CALO DELL'UDITO E DECADIMENTO COGNITIVO

CALO DELL'UDITO E DECADIMENTO COGNITIVO Antonio De Caria  - Studio Medico Auris - Mantova Abstract Anche se il calo uditivo (ipoacusia) può riscontrarsi in qualsiasi momento della vita, la sua prevalenza aumenta considerevolmente con l’età. Varie ricerche hanno dimostrato che le persone affette da ipoacusia sono maggiormente predisposte a sviluppare disturbi cognitivi. Parole chiave: Ipoacusia, disturbi cognitivi Una recente ricerca effettuata negli Stati Uniti da Lin e colleghi ha evidenziato come il numero di persone affette da calo uditivo di grado lieve o superiore aumenta con l’età. Un altro grave problema di salute direttamente legato all’età è rappresentato dai deficit cognitivi che, a partire dai 70 anni di età, si accresce dell’1% all’anno. Poiché esiste un legame significativo fra ipoacusia e deficit cognitivi è, conseguentemente,  evidente quanto forte sia la necessità di intraprendere azioni affinché possa essere scongiurato un incremento ulteriore delle stim

TRATTAMENTO DEGLI ACUFENI:Tinnitus Retraining Therapy (TRT)

Considerazioni e innovazioni nel trattamento degli acufeni mediante tecniche di rilassamento profondo e “sound generators”.  S. Colombo, A.R. De Caria .   Rivista Medica Italiana di Psicoterapia e Ipnosi; 2003: vol. 1, pag. 105 - 128 Remarks and innovations in the treatment of tinnitus with tecniques of deep relaxation and sound generators Introduzione La Psicologia, nel tempo, ha affinato tecniche atte a controllare le reazioni fisiologiche e psicologiche attivate dallo stress. Ancora una volta può essere necessario definire il significato di questo termine, altrimenti abusato, rendendo così possibile intendere le ragioni di questo lavoro. H.Selye ha utilizzato il termine stress per indicare una reazione aspecifica dell’organismo ad ogni sollecitazione effettuata su di esso. Da questo punto di vista, entro certi limiti, lo stress risulta essere una risposta fisiologica multifattoriale dell’organismo per adattarsi ad uno stimolo. In un secondo tempo, R.Lazarus ha for