ORECCHIO E CURE TERMALI
CURE
TERMALI PER L’UDITO: ECCO I BENEFICI PER LE ORECCHIE
ANTONIO DE CARIA - Studio Medico Auris - Mantova
ANTONIO DE CARIA - Studio Medico Auris - Mantova
La medicina termale è quella branca medica che
utilizza a scopo terapeutico i mezzi di cura termali a fini più strettamente
preventivi, terapeutici e riabilitativi. Gli agenti curativi idrominerali vanno
considerati come delle vere e proprie associazioni medicamentose contenenti
diversi principi attivi minerali che, in virtù delle azioni esercitate dalla
stessa acqua e da quelle dei vari ioni, producono nell'organismo effetti
locali, generali e riflessi.
Le cure termali possiedono precise indicazioni
in alcune patologie croniche degenerative e/o recidivanti a carico soprattutto
degli apparati locomotore, respiratorio, digerente, genitale femminile,
vascolare, uropoietico e dermatologico. Le cure termali devono essere
prescritte e somministrate sotto controllo medico e le stazioni termali
possiedono requisiti, regolamenti, compiti e personale che li equiparano ad
altri centri sanitari.
Come è noto le acque
termali tradizionalmente adoperate nella terapia del distretto
otorinolaringoiatrico, sono principalmente le solfuree che esplicano un’azione
anticatarrale, antisettica, antiflogistica oltre ad una azione antiallergica.
Gli adulti e
soprattutto i ragazzi presentano in queste affezioni una ostruzione nasale
quasi costante con fuoriuscita abbondante di catarro denso, mucoso, sovente
colorato ma inodore, bilaterale e senza apprezzabile cefalea. Frequentemente si
associano: tosse grassa, note di bronchite e nel caso di uno sviluppo di
infezione, una conseguente otite.
Le condizioni patologiche, che rappresentano poi
le principali indicazioni terapeutiche nel campo otoiatrico dei trattamenti
termali che traggono vantaggi dalla crenoterapia sono: riniti croniche, riniti allergiche, sinusiti, rinofaringiti, laringiti, tracheiti,
bronchiti croniche e tutte le altre sindromi rino-bronchiali. Più di frequente
riscontro, soprattutto nei bambini, le stenosi catarrali della Tuba di
Eustachio, timpanosclerosi, le otoree catarrali e purulente croniche e tutte le
sordità aggravate da queste forme. Per
quanto riguarda poi in particolare anche la funzione uditiva nella sua
componente trasmissiva, è noto che le affezioni del naso, dei sensi paranasali
e della faringe si propagano facilmente all’orecchio medio provocando una
diminuzione dell’udito di tipo trasmissivo.
Le insufflazioni
endotubariche, eseguite mediante semplicissimo cateterismo tubarico, si basano
sullo stesso principio dell’humage (gas sulfureo, H2S, liberato dal
gorgogliamento di aria nell’acqua termale). Anche con l’uso di acqua termale lo
scopo, a maggior ragione, è quello di ripristinare la pervietà della tuba
ostruita da muco o altro e di ripristinare parimenti la pressione nell’orecchio
medio, che deve essere in equilibrio con la pressione esterna e quella della
faringe. In tal modo la trasmissione delle onde sonore, inizialmente impedita
dalla occlusione delle tube stesse, ritorna normale e scompare o quanto meno si
attenua sensibilmente la cosiddetta ipoacusia trasmissiva. L’isufflazione è di
solito preceduta dalla inalazione caldo-umida e seguita da aereosol e
nebulizzazioni, sempre con acqua termale solfurea.
Fra le cause più
frequenti di sordità rinogena è da annoverare la tubo-timpanite catarrale
cronica, nella quale, a fenomeni di tipo trasudativo, essudativo e
infiltrativo, si associano nella cassa timpanica quelli di natura produttiva e
cicatriziale caratterizzati dalla organizzazione dell’essudato e dalla
trasformazione sclerotica delle parti molli.
In queste forme il
deficit funzionale è essenzialmente legato alla diminuita elasticità del
sistema di conduzione timpano-ossiculare.
In minor misura è in
causa la stenosi tubarica semplice, nella quale il processo flogistico o
allergico o diatesico o meccanico, interessa unicamente la mucosa della tuba,
mentre le alterazioni funzionali del sistema di conduzione riconoscono un
fattore di natura dinamica, dovuto al disturbo di areazione nella cassa.
Dal punto di vista
funzionale, assume valore predominante la rigidità del sistema di conduzione e
quindi l’ipoacusia.
La crenoterapia
modifica in modo favorevole le condizioni tissutali e umorali di questi stati
infiammatori o disreattivi acuti, cronici o recidivanti della mucosa
rinofaringea, della tuba e dell’orecchio medio.
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