PRESSIONE ALLE ORECCHIE: LE POSSIBILI CAUSE

PRESSIONE ALLE ORECCHIE: LE POSSIBILI CAUSE
ANTONIO DE CARIA - Studio Medico Auris - Mantova
Ovattamento auricolare, orecchio “pieno”– fullness in inglese -, sensazione di pressione, sono tutti termini che tendono genericamente a indicare una sensazione soggettiva di pienezza auricolare che interessa uno o entrambe le orecchie. E’ un evento che si riscontra frequentemente e che può essere determinato da diverse cause. Questa sintomatologia si associa, spesso, ad una alterazione se non proprio una riduzione della capacità uditiva. Pertanto è importante specificare che pressione alle orecchie e perdita uditiva sono fenomeni diversi, anche se possono coesistere in numerose malattie.
La sensazione di pressione a uno o entrambe le orecchie, è un sintomo che può essere determinato da problemi dell’orecchio esterno, medio e interno. Consci dell’impossibilità di elencare tutte le cause che possono determinare una sensazione di orecchio pieno, poniamo l’attenzione su quelle forme di più frequente riscontro nella pratica clinica.
Un banale tappo di cerume che interessa l’orecchio esterno è forse la causa più frequente di pressione all’orecchio. Questo fenomeno è la diretta conseguenza della presenza, a livello del condotto uditivo esterno, di recettori specifici (barocettori) che rispondono alle variazioni di pressione. L’accumulo di materiale ceruminoso e di detriti del condotto uditivo esterno, quando provoca una chiusura totale del condotto, determina una conseguente sensazione di pressione all’orecchio e riduzione della capacità uditiva. Il calo dell’udito è transitorio perché rimuovendo il tappo di cerume, l’udito ritorna com’era in precedenza.
Tutti i fenomeni patologici che interessano l’orecchio medio e la tuba di Eustachio, possono essere causa di pressione all’orecchio. L’otite media, la disfunzione della tuba di Eustachio, l’ostruzione nasale per deviazione del setto nasale e l’ipertrofia dei turbinati possono essere causa di fullness. Un’alterazione nel funzionamento della tuba di Eustachio (piccolo condotto che mette in comunicazione la parte posteriore della bocca con l’orecchio medio) determina un’alterazione della corretta areazione dell’orecchio medio e difficoltà nel compensare eventuali sbalzi di pressione fra le due superfici del timpano (per esempio quando si va in montagna o in aereo). All’interno della tuba di Eustachio può bloccarsi del muco, ed ecco perché si possono percepire a volte dei rumorini dovuti alla mobilizzazione del muco stesso durante il movimento della testa (per esempio quando si appoggia la testa al cuscino), quando si mastica o si sbadiglia. La terapia si avvale di interventi necessari a mantenere la corretta areazione dell’orecchio medio, ovvero rimozione del muco – insufflazioni tubo timpaniche – o correzione chirurgica del setto nasale in caso di deviazione e decongestione dei turbinati in caso di loro ipertrofia.
La sensazione di orecchio pieno, viene spesso interpretata come il sintomo soggettivo dell'idrope endolinfatica che interessa l’orecchio interno. L'idrope endolinfatica viene identificata come il fenomeno chiave della malattia di Ménière ed è data dall'aumento di un liquido (endolinfa) contenuto, in piccolissime quantità, all’interno degli organuli deputati al controllo dell’equilibrio (labirinto). L’endolinfa, aumentando di volume determina degenerazioni della coclea (riduzione della capacità uditiva, acufeni) e labirintiche (vertigini). Questa triade sintomatologica insieme alla sensazione di orecchio pieno (fullness) caratterizza la sindrome di Ménière.

E' evidente quindi che la sensazione di pressione all’orecchio, se presente come sintomo isolato o associato a riduzione della capacità uditiva o presenza di acufeni deve sempre essere valutata accuratamente dal medico specialista, che attraverso una visione diretta dell’orecchio – otoscopia – e indagini strumentali (esame audiometrico, impedenzometria, eventuale fibrolaringoscopia) può identificare la causa del disturbo e indirizzare verso la corretta terapia.

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